L'epico Gran Premio del Canada vinto da Jenson Button
Bridgestone abbandonò per sempre il Circus lasciando il suo ruolo di fornitore unico di pneumatici all'italiana Pirelli, che tornò così in Formula 1 a distanza di vent'anni dalla sua ultima partecipazione. Per agevolare il compito del telespettatore nel distinguere le varie mescole, la Pirelli decise inoltre di assegnare ad ognuna di loro un colore diverso; ogni pilota era obbligato ad utilizzare almeno due mescole diverse in ogni gara (su un totale di 11 treni per l'intero weekend), salvo condizioni di pioggia. Dopo un anno di congelamento venne reintrodotto il KERS, mentre la durata del cambio passò da quattro a cinque gare. Aboliti il doppio diffusore e l'F-duct, sistema che permetteva al pilota di porre in stallo l'ala posteriore guadagnando maggiore velocità di punta in rettilineo. Al suo posto la FIA propose il DRS, utilizzabile in fase di sorpasso solo in precisi punti stabiliti dalla direzione gara e solo nel caso in cui il pilota fosse a meno di un secondo da colui che lo precedeva.
In questa stagione non fu disputato il Gran Premio del Bahrain a causa delle rivolte della popolazione che mettevano a rischio la sicurezza dell'intero evento. Il suo posto venne preso dal Gran Premio d'India, sull'inedito circuito di Greater Noida, lasciando a diciannove il numero di gare previste dal calendario.
La vettura incidentata di Robert Kubica |
In questa stagione inoltre corsero due team sotto l'egidia del nome Lotus, il Team Lotus e la Lotus Renault GP, a causa di una disputa per il nome dello storico team fondato da Colin Chapman. Tony Fernandes, accordatosi con David Hunt, affermava di poter utilizzare il marchio inglese, ma la Lotus Cars decise di ricorrere ad un'azione legale per constatare l'illegittimità della denominazione del team di Fernandes in quanto il loro nome sarebbe da associare alla Renault, dal quale avevano comprato molte azioni diventando soci alla pari. Il tribunale diede ragione alla Lotus Renault GP, che potè utilizzare esclusivamente il marchio Lotus, mentre il Team Lotus fu costretto a cambiare il nome in Caterham. Dal Gran Premio di Corea anche l'imprenditore Vijay Mallya si trovò costretto a cedere metà delle sue quote al gruppo Sahara India Pariwar, cambiando la denominazione del suo team in Sahara Force India.
Campionato Piloti:
Secondo Titolo Piloti consecutivo per Sebastian Vettel |
2 - Jenson Button (Mclaren): 270 Punti
3 - Mark Webber (Red Bull): 258 Punti
4 - Fernando Alonso (Ferrari): 257 Punti
5 - Lewis Hamilton (Mclaren): 227 Punti
6 - Felipe Massa (Ferrari): 118 Punti
7 - Nico Rosberg (Mercedes): 89 Punti
8 - Michael Schumacher (Mercedes): 76 Punti
9 - Adrian Sutil (Force India): 42 Punti
10 - Vitalij Petrov (Renault): 37 Punti
11 - Nick Heidfeld (Renault): 34 Punti
12 - Kamui Kobayashi (Sauber): 30 Punti
13 - Paul Di Resta (Force India): 27 Punti
14 - Jaime Algersuari (Scuderia Toro Rosso): 26 Punti
15 - Sebastien Buemi (Scuderia Toro Rosso): 15 Punti
16 - Sergio Perez (Sauber): 14 Punti
17 - Rubens Barrichello (Williams): 4 Punti
18 - Bruno Senna (Renault): 2 Punti
19 - Pastor Maldonado (Williams): 1 Punto
20 - Pedro De La Rosa (HRT): 0 Punti
21 - Jarno Trulli (Lotus): 0 Punti
22 - Heikki Kovalainen (Lotus): 0 Punti
23 - Vitantonio Liuzzi (HRT): 0 Punti
24 - Jerome D'Ambrosio (Virgin): 0 Punti
25 - Timo Glock (Virgin): 0 Punti
26 - Narain Karthikeyan (HRT): 0 Punti
27 - Daniel Ricciardo (HRT): 0 Punti
28 - Karun Chandhok (Lotus): 0 Punti
Campionato Costruttori:
1 - Red Bull: 650 Punti
2 - Mclaren: 497 Punti
3 - Ferrari: 375 Punti
4 - Mercedes: 165 Punti
5 - Renault: 73 Punti
6 - Force India: 69 Punti
7 - Sauber: 44 Punti
8 - Scuderia Toro Rosso: 41 Punti
9 - Williams: 5 Punti
10 - Lotus: 0 Punti
11 - HRT: 0 Punti
12 - Virgin: 0 Punti
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