domenica 30 aprile 2017

Resoconto GP Australia 2014: Dominio Rosberg a Melbourne

Il Gran Premio d'Australia è stato il primo appuntamento del Mondiale di Formula 1 2014, disputato il 16 marzo sul Circuito dell'Albert Park, nei pressi di Melbourne. Nico Rosberg (Mercedes) si è aggiudicato la vittoria, eguagliando l'impresa compiuta dal padre Keke nel GP d'Australia 1985. Dietro al pilota tedesco si sono classificati Kevin Magnussen e Jenson Button, entrambi su Mclaren.


Aspetti Tecnici


Le nuove Power Unit Turbo V6
Parte ufficialmente la nuova era della Formula 1, caratterizzata dal passaggio dai motori 'aspirati' V8 da 2.400 cm³ ai propulsori Turbo V6 da 1.600 cm³. Il nuovo limite di benzina che i piloti dovranno rispettare per completare la gara è stato imposto a 100 litri. Al posto del dispositivo di recupero d'energia KERS, le vetture monteranno il nuovissimo dispositivo ERS, in grado di erogare una potenza aggiuntiva di 161 cavalli per un tempo di 33 secondi (contro gli 80 cavalli per 6 secondi del sistema precedente). L'ERS trae la sua energia attraverso un sistema elettronico denominato K-MGU (Kinetic Motor Generator Unit).
Un'altra introduzione del nuovo regolamento ha riguardato il peso minimo della vettura, alzato a 691 kg (contro i 642 kg del 2013), e l'altezza da terra dell'alettone anteriore, imposta a 185 mm dal suolo.
Cambio di motori per la Scuderia Toro Rosso (passata dai propulsori Ferrari ai turbo Renault), Williams (per la prima volta assistita dalla casa tedesca Mercedes) e Marussia (legatasi alla Ferrari dopo l'abbandono della Cosworth).
Per la prima volta nella storia della F1 i piloti hanno potuto scegliere il numero da collocare sulla propria vettura: in qualità di Campione del Mondo in carica Sebastian Vettel ha scelto di mantenere il numero 1 sulla propria Red Bull. Alonso e Raikkonen hanno optato rispettivamente per il 14 ed il 7, mentre Jenson Button ha scelto il numero 22, utilizzato nel vincente Campionato del Mondo 2009. Sfidando il destino Pastor Maldonado e Jules Bianchi hanno deciso di indicare le rispettive vetture con i numeri 13 e 17. Nico Rosberg e Lewis Hamilton hanno invece optato per il 6 ed il 44


Aspetti Sportivi


Kevin Magnussen
Kevin Magnussen (Mclaren), Daniil Kvyat (Scuderia Toro Rosso) e Marcus Ericsson (Caterham) debuttano ufficialmente nel Mondiale di Formula 1. Kamui Kobayashi torna a gareggiare nella massima formula automobilistica ottenendo un sedile nel team Caterham, dopo aver passato la stagione 2013 disputando alcune gare del Campionato Endurance con la Scuderia Ferrari.
Cambio di casacca per Felipe Massa, passato dal team di Maranello alla Williams, e per Adrian Sutil, ingaggiato dal team Sauber al posto di Nico Hulkenberg, tornato nel team Sahara Force India al fianco del nuovo arrivato Sergio Perez, scaricato dal team Mclaren in favore del 'Rookie' Magnussen. 
Kimi Raikkonen (sostituito da Pastor Maldonado nel team Lotus) torna in Ferrari affiancando lo spagnolo Fernando Alonso, mentre Daniel Ricciardo disputa la sua prima corsa al volante della Red Bull in sostituzione del connazionale Mark Webber (passato al Mondiale Endurance).
Il brand Martini torna in Formula 1 sponsorizzando il team Williams, che in virtù dell'accordo stipulato ha cambiato livrea adottando i colori del proprio main sponsor. Emanuele Pirro ricopre il ruolo di Commissario Aggiunto per questa gara, riassumendo l'incarico precedentemente svolto nel Gran Premio del Giappone 2013.  La Pirelli annuncia la fornitura di pneumatici MorbidiMediIntermedi e da Bagnato Estremo per questo weekend. Due zone DRS vengono stabilite per questa gara: una sul rettilineo d'arrivo e l'altra sul rettifilo posto tra le curve Jones e Whiteford.


Prove Libere


Alonso sulla F14 T
La prima sessione di prove libere del Mondiale di Formula 1 2014 è caratterizzata dall'ottima prestazione dello spagnolo Fernando Alonso (Ferrari), primo al termine della mattinata con il tempo di 1'31''840, mezzo secondo più veloce dei crono stabiliti da Jenson Button su Mclaren e dal finlandese Valtteri Bottas al volante della convincente Williams-Mercedes. Giornata difficile per il team Lotus, ancora costretto ad un lavoro di messa a punto della E22 senza poter badare alla prestazione sul giro. Migliora la Red Bull RB10, immediatamente all'inseguimento di Felipe Massa (quarto tempo del brasiliano nella sua prima uscita con il team Williams) con l'idolo di casa Daniel Ricciardo.

Risultati Prima Sessione Libere:

1. Fernando Alonso (Ferrari): 1'31''840
2. Jenson Button (McLaren): 1'32''357  +0.517
3. Valtteri Bottas (Williams): 1'32''403  +0.563


Emergono le Mercedes di Hamilton e Rosberg nelle ultime due sessioni di prove libere sul circuito di Melbourne. Le 'Frecce d'Argento' si impongono il venerdì pomeriggio e il sabato mattina, consolidando il ruolo di favorite d'obbligo per la conquista della pole position nelle qualifiche e per la vittoria della gara di domenica. Ferrari e Mclaren non sembrano all'altezza delle W05, pur ottenendo buoni tempi sui tentativi di long run. Lotus e Caterham rappresentano il rovescio della medaglia, non avendo completato un buon numero di giri con nessun pilota a causa dei problemi di affidabilità che hanno rallentato il lavoro di messa a punto delle rispettive vetture. Gutierrez e Bottas subiranno una penalità di cinque posizioni sulla griglia di partenza per aver cambiato il cambio delle loro vetture.

Rosberg al volante della W05
Risultati Seconda Sessione Libere:

1. Lewis Hamilton (Mercedes): 1'29''625
2. Nico Rosberg (Mercedes): 1'29''782  +0.157
3. Fernando Alonso (Ferrari): 1'30''132  +0.507


Risultati Terza Sessione Libere:

1. Nico Rosberg (Mercedes): 1:29.375
2. Jenson Button (McLaren): 1:30.766  +1.391
3. Fernando Alonso (Ferrari): 1:30.876  +1.501


Qualifiche



Come da pronostico Lewis Hamilton si aggiudica la pole position nelle qualifiche del Gran Premio d'Australia 2014, battendo uno straordinario Daniel Ricciardo su Red Bull e il suo compagno di squadra Nico Rosberg per pochi decimi. Sorprende la prestazione del 'rookie' Kevin Magnussen, quarto grazie ad un'azzeccata strategia nel finale di Q3. Il tutto sotto una pioggia intensa che ha costretto i piloti a montare gomme da bagnato a partire dalla seconda sessione di qualifiche. Deludono le Lotus, bloccate agli ultimi due posti della graduatoria, Kimi Raikkonen (11° posto), vittima di un incidente nei minuti finali della Q2, e soprattutto il Campione del Mondo in carica Sebastian Vettel, costretto ad accontentarsi della dodicesima posizione a causa di un calo di pressione del motore Renault montato sulla sua RB10. Da sottolineare la buona prova della Scuderia Toro Rosso, inseritasi nella top ten con entrambi i piloti.


Rosberg, Hamilton e Ricciardo al termine della Q3
Risultati:


1. Lewis Hamilton (Mercedes): 1:44.231
2. Daniel Ricciardo (Red Bull): 1:44.548
3. Nico Rosberg (Mercedes): 1:44.595
4. Kevin Magnussen (McLaren): 1:45.745
5. Fernando Alonso (Ferrari): 1:45.819
6. Jean-Eric Vergne (Toro Rosso): 1:45.864
7. Nico Hulkenberg (Force India): 1:46.030
8. Daniil Kvyat (Toro Rosso): 1:47.368
9. Felipe Massa (Williams): 1:48.079

Eliminati in Q2:

10. Jenson Button (McLaren): 1:44.437
11. Kimi Raikkonen (Ferrari): 1:44.494
12. Sebastian Vettel (Red Bull): 1:44.668
13. Adrian Sutil (Sauber): 1:45.655
14. Kamui Kobayashi (Caterham): 1:45.867
15. Valtteri Bottas (Williams): 1:48.147 (10° Tempo, penalizzato di 5 posizioni per aver sostituito il cambio)
16. Sergio Perez (Force India): 1:47.293

Eliminati in Q1:

17. Max Chilton (Marussia): 1:34.293
18. Jules Bianchi (Marussia): 1:34.794
19. Marcus Ericsson (Caterham): 1:35.157
20. Romain Grosjean (Lotus): 1:36.993
21. Pastor Maldonado (Lotus): Nessun Tempo
22. Esteban Gutierrez (Sauber): 1:35.117 (19° Tempo, penalizzato di 5 posizioni per aver sostituito il cambio)


GARA


L'incidente tra Kobayashi e Massa al via
L'affidabilità miete vittime ancora prima che il Gran Premio d'Australia cominci: le due Marussia di Chilton e Bianchi rimangono bloccate sullo schieramento di partenza per problemi di elettronica, costringendo le altre vetture ad un doppio giro di ricognizione prima dell'effettivo inizio della gara.
La partenza riserva altre scintille, con lo scatto fulmineo di Nico Rosberg che gli consente di sopravanzare Daniel Ricciardo e il suo compagno di squadra Lewis Hamilton, afflitto da alcuni problemi al motore Mercedes montato sulla sua W05. Buono lo spunto di Magnussen e di Hulkenberg, rispettivamente al quarto e quinto posto (grazie alle disavventure di Hamilton) davanti alla Ferrari di Fernando Alonso. Un incidente tra Kobayashi e Massa rovina la prima gara del brasiliano con la sua nuova squadra: entrambi sono costretti al ritiro dopo una sola curva.


Splendido avvio di Valtteri Bottas, protagonista di un'ottima rimonta con la Williams FW36. Problemi per Sebastian Vettel, costretto a rallentare il suo passo per problemi al motore. Tra il quarto e quinto giro sia il Campione del Mondo in carica che il britannico Lewis Hamilton dovranno rientrare ai box per ritirarsi. Luci della ribalda proiettate su Nico Rosberg e Daniel Ricciardo, in fuga sul resto del gruppo capitanato dal danese Magnussen. Bottas prosegue nella sua rincorsa al vertice, superando Kimi Raikkonen e avvicinandosi minacciosamente alle spalle di Fernando Alonso, incapace di scavalcare la Force India di Hulkenberg.

Il duello tra Bottas e Raikkonen

Proprio sul più bello il finlandese è vittima di un incidente contro le barriere, danneggiando la ruota posteriore destra della sua vettura. Nella chicane successiva Bottas perde definitivamente il pneumatico, dovendo ricorrere a una sosta aggiuntiva ai box e causando l'entrata in pista della Safety Car. Tutti i piloti ne approfittano per effettuare il loro primo cambio gomme della gara, mantenendo immutate le loro posizioni. Nel corso del 16° giro la gara riparte, con l'ombra di Button sempre più vicina alla vettura di Alonso e con uno strepitoso Rosberg in fuga davanti a tutti. Riprende la rimonta di Bottas, in decima posizione grazie ad una buona manovra di sorpasso ai danni della Sauber di Sutil. Deludono ancora le Lotus, intrappolate nelle ultime posizioni con Grosjean e Maldonado. Il 25° giro registra l'ennesimo sorpasso del finlandese Bottas ai danni del 'rookie' Daniil Kvyat che gli consente di porsi alle spalle del connazionale Raikkonen, vittima di alcuni problemi di bilanciamento della sua F14 T a causa delle conseguenze di un contatto subito nelle prime fasi della gara.

Rosberg trionfa a Melbourne
Due giri più tardi si ritira la prima Caterham di Marcus Ericsson, vittima di un guasto al motore. Sorte analoga per Pastor Maldonado nel corso del 29° giro, mentre Rosberg è sempre più lanciato verso la vittoria girando molto più velocemente dell'australiano Ricciardo. Button e Perez inaugurano la seconda serie di pit stop, fermandosi ai box al 33° passaggio. Nei giri successivi si fermano Hulkenberg, Vergne e Fernando Alonso, che grazie a uno stint leggermente più lungo del suo rivale tedesco riesce a scavalcarlo dopo la sua sosta.
Il gruppetto di testa si ferma alcuni giri più tardi, riguadagnando la pista con lo stesse posizioni in classifica. Rosberg sembra su un altro pianeta, conducendo un ritmo inavvicinabile per tutti gli altri mentre Magnussen tallona da vicino la Red Bull di Ricciardo. Raikkonen continua il suo calvario soffrendo la pressione della Toro Rosso del giovane Kvyat, dotata però di un minor spunto in rettilineo rispetto alla Ferrari del finnico. Il 45° passaggio è fatale per Romain Grosjean, costretto al ritiro a causa di un problema elettronico sulla sua Lotus E22. Nei giri finali Bottas e Raikkonen scavalcano la Toro Rosso di Jean-Eric Vergne, afflitto da problemi alle gomme, guadagnando la settima e ottava posizione dietro alla Force India di Hulkenberg, che Bottas riuscirà a scavalcare poco dopo. Il pressing di Magnussen ai danni di Ricciardo non sortisce alcun effetto, e la gara si conclude con Nico Rosberg vincitore con ampio margine di distacco sui due. Button riesce a contenere la rimonta di Alonso, classificandosi in quarta posizione davanti allo spagnolo, seguito da Bottas, Hulkenberg, Raikkonen, Vergne e Kvyat (autore del record per il pilota più giovane pilota ad aver ottenuto punti iridati nella storia della Formula 1 con i suoi 19 anni e 322 giorni).


Polemiche del dopo-gara

Il podio del GP d'Australia
Pochi minuti dopo la cerimonia del podio, si fa largo la voce di una possibile squalifica dell'idolo di casa Ricciardo per aver superato il limite di benzina stabilito dall'articolo 5.1.4 del Regolamento Sportivo della FIAJo Bauer, tecnico delegato della Federazione, presenta ufficialmente appello ai giudici di gara, che valutando il misfatto decidono di annullare il risultato ottenuto dal pilota australiano estromettendolo dall'ordine d'arrivo.
Guadagnano una posizione Magnussen, Button, che sale di nuovo sul podio dopo un anno di digiuno, Alonso, Bottas (che migliora il suo miglior posizionamento in carriera), Hulkenberg, Raikkonen, e le due Toro Rosso di Vergne e Kvyat. Entra in zona punti Sergio Perez, inseritosi così nella top ten nel giorno del suo esordio in gara con la Force India.

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