giovedì 27 aprile 2017

Nico Rosberg - Storia

Nico Rosberg (Wiesbaden, 27 giugno 1985) è un pilota automobilistico tedesco con origini finlandesi. Attivo in Formula 1 per dieci anni, si è laureato Campione del Mondo nel 2016 con la scuderia Mercedes. Al termine dell'annata ha preso la decisione di lasciare la massima formula automobilistica, volendo dedicare più tempo alla sua famiglia. Suo padre Keke fu anch'egli Campione del Mondo nel 1982 con la Williams, team con cui lo stesso Nico ha esordito in F1 nel 2006.


Carriera


Gli inizi


Rosberg al volante della Dallara del team ART
Nico cominciò la sua carriera nel karting nel 1996, all'età di 11 anni. Nel 2002 passò alle corse in monoposto, debuttando nel campionato tedesco di Formula BMW in cui conquistò nove gare delle venti complessive e il primo posto in classifica finale.
Questi buoni risultati gli valsero la possibilità di effettuare un test con al volante di una Williams-BMW, diventando il più giovane pilota nella storia a guidare una vettura di Formula 1.
Passato a competere nel Campionato Europeo di F3, nel suo primo anno concluse ottavo in classifica con un successo, mentre l'anno successivo giunse quarto, con tre vittorie all'attivo.
Nel 2005 Rosberg passò alla GP2, nel team ART Grand Prix. Dopo un lungo confronto con Heikki Kovalainen, il pilota tedesco ebbe la meglio e divenne il primo campione nella storia della serie, con 120 punti, cinque vittorie, sette podi e quattro pole position.
Il successo nella neonata Categoria gli diede la possibilità di esordire in Formula 1 al volante della Williams, pronta ad ingaggiarlo per la stagione 2006.


Formula 1


Williams (2006-2009)



Rosberg al volante della Williams Cosworth (2006)
Per il 2006 Rosberg fu ingaggiato come pilota titolare dalla Williams, che nel frattempo aveva perso l'appoggio della BMW, dopo aver svolto diversi test con le monoposto del team britannico durante la stagione precedente. 
Al debutto assoluto, nel Gran Premio del Bahrain, Rosberg chiuse in settima posizione, compiendo diversi sorpassi dopo essere scivolato in fondo al gruppo per un contatto subito dopo il via. In questa occasione Rosberg fece segnare anche il giro più veloce in gara, diventando il pilota più giovane a raggiungere questo traguardo. 
Nel successivo Gran Premio della Malesia Rosberg conquistò il terzo posto in qualifica, ma si dovette ritirare nelle prime fasi di gara per un guasto meccanico.
Nel prosieguo della stagione la scarsa affidabilità della vettura e alcuni errori gli impedirono di ottenere risultati di rilievo.
Dopo la prima gara il pilota tedesco conquistò solo un altro piazzamento a punti, un settimo posto nel Gran Premio d'Europa; anche in questa occasione Rosberg fu costretto ad una rimonta dopo essere scattato dalla ventiduesima posizione in griglia in seguito ad una penalità per avere sostituito il motore dopo le prove. Nel Gran Premio del Canada il pilota tedesco si piazzò in sesta posizione in qualifica, ma fu costretto al ritiro dopo essere stato speronato da Juan Pablo Montoya. Nell'ultima gara della stagione, in Brasile, Rosberg tamponò il compagno di squadra durante la prima tornata, mettendo fine alla gara di entrambi.

Confermato alla Williams per la stagione 2007, Rosberg conquistò un settimo posto nella gara d'apertura in Australia. Pur ottenendo delle buone prestazioni in qualifica, come il quinto posto in griglia nel Gran Premio di Monaco, nelle prime dieci gare del campionato il pilota tedesco marcò punti solamente in un'altra occasione, il Gran Premio di Spagna, nel quale giunse sesto.
Nelle quattro gare successive Rosberg conquistò due settimi e due sesti posti, qualificandosi costantemente nella top ten; nel Gran Premio del Brasile il pilota tedesco ottenne il miglior risultato in carriera, chiudendo in quarta posizione. Rosberg risultò nettamente più competitivo del compagno di squadra Alexander Wurz soprattutto in qualifica, conquistando venti punti e il nono posto in classifica assoluta.

Nel 2008 Rosberg iniziò la stagione con il primo podio in carriera, giungendo terzo nella travagliata gara inaugurale sul circuito Albert Park di Melbourne. Nelle gare successive, la scarsa competitività della monoposto gli impedì di lottare per posizioni di rilievo; le uniche eccezioni furono il Gran Premio di Monaco e il Gran Premio del Canada, ma in entrambe le occasioni Rosberg fu coinvolto in diversi contatti, compromettendo il risultato finale.

Rosberg sul podio del GP di Singapore 2008

Dopo aver marcato solo tre punti nelle tredici gare precedenti, nell'inedito Gran Premio di Singapore Rosberg conquistò il secondo podio stagionale, chiudendo in seconda posizione alle spalle di Fernando Alonso. Il pilota tedesco condusse la gara per diversi giri prima di essere penalizzato per aver rifornito in regime di safety car. Nelle ultime gare della stagione Rosberg non ottenne altri piazzamenti di rilievo, chiudendo l'anno con 17 punti e la tredicesima posizione in classifica.

Nel 2009 la Williams, sfruttando gli importanti cambiamenti regolamentari imposti dalla FIA, riuscì a mettere in pista una vettura piuttosto competitiva. Nel Gran Premio d'Australia Rosberg conquistò il sesto posto al traguardo e fece segnare il giro più veloce in gara, mentre nel Gran Premio della Malesia il pilota tedesco, scattato dalla quarta posizione in griglia, mantenne il comando del gruppo nella prima fase di gara, andando però in difficoltà per via della pioggia e scivolando in ottava posizione al momento della sospensione della gara, avvenuta dopo 33 giri per via delle avverse condizioni meteo.
A partire dal Gran Premio di Spagna Rosberg iniziò una serie di otto gare consecutive a punti, con due quarti posti come miglior risultato. Nel Gran Premio di Singapore il pilota tedesco fu in grado di contendere la vittoria a Lewis Hamilton, ma sbagliò la frenata all'uscita della corsia dei box dopo il primo rifornimento, subendo una penalità e finendo fuori dalla zona punti. Nel Gran Premio del Giappone Rosberg ottenne l'ultimo piazzamento a punti stagionale, chiudendo il campionato in settima posizione con 34,5 punti.


Mercedes (2010-2016)


Rosberg durante il GP d'Australia 2011
Dopo quattro stagioni alla Williams, per il 2010 Rosberg fu messo sotto contratto dalla Mercedes, scuderia nata dall'acquisizione da parte della casa tedesca del team campione del mondo 2009, la Brawn GP. Al suo fianco fu ingaggiato il sette volte Campione del Mondo Michael Schumacher, ritornato in Formula 1 dopo tre anni di inattività.
La vettura si rivelò meno competitiva del previsto, non permettendo ai piloti di lottare per la vittoria, ma Rosberg risultò nel complesso più competitivo del compagno di squadra, vincendo il confronto soprattutto in qualifica.
Nelle prime quattro gare Rosberg giunse sempre in zona punti, conquistando il terzo gradino del podio nel Gran Premio della Malesia e in Cina. Nel prosieguo della stagione il pilota tedesco continuò a piazzarsi in zona punti con continuità, giungendo nuovamente a podio nel Gran Premio di Gran Bretagna. Chiuse la stagione con un quarto posto nel Gran Premio di Abu Dhabi, conquistando in totale 142 punti e la settima posizione in classifica generale.

Confermato alla Mercedes anche per il 2011, Rosberg fu protagonista di un inizio di stagione piuttosto difficile, con un ritiro e un dodicesimo posto nelle prime due gare. La vettura si dimostrò poco competitiva anche in questa stagione, permettendo a Rosberg di lottare per il podio solo nel Gran Premio di Cina, chiuso in quinta posizione dopo aver tenuto anche la testa della corsa per qualche tornata. Nel prosieguo del campionato il pilota tedesco non ottenne risultati di particolare rilievo: la quinta posizione del Gran Premio di Cina, ripetuta nel successivo Gran Premio di Turchia, rimase il suo miglior piazzamento stagionale. A Monaco fu vittima di un incidente senza conseguenze nelle libere, in fondo al tunnel. Rosberg chiuse al settimo posto in classifica assoluta con 89 punti.


Rosberg festeggia la vittoria nel Gp di Cina 2012
Anche nel 2012 la Mercedes non riuscì a produrre una vettura al livello delle aspettative e Rosberg chiuse le prime due gare della stagione fuori dalla zona punti, nonostante si fosse piazzato tra i primi dieci in qualifica. La situazione cambiò improvvisamente nel Gran Premio di Cina, nel quale Rosberg colse la sua prima vittoria in carriera dopo essere scattato dalla pole position. Il pilota tedesco entrò in zona punti anche nelle successive cinque gare, tornando sul podio nel Gran Premio di Monaco, concluso in seconda posizione.
La seconda metà della stagione fu decisamente meno positiva per Rosberg, che non andò oltre un quinto posto nel Gran Premio di Singapore. Questo risultato rimase l'ultimo arrivo a punti del tedesco nella stagione: nelle rimanenti sei gare, infatti, Rosberg giunse al traguardo in sole tre occasioni, rimanendo coinvolto in incidenti nelle prime fasi di gara in Giappone e in Corea del Sud e in una spettacolare collisione con Narain Karthikeyan nel Gran Premio di Abu Dhabi.

La prima gara con il nuovo compagno di squadra, Lewis Hamilton, termina con una sconfitta per Nico che si trova costretto al ritiro per guai meccanici, mentre il compagno si piazza al quinto posto.
Nella seconda gara, vittima di un ordine di scuderia che gli ha impedito di attaccare il suo compagno di box, si è dovuto accontentare del quarto posto, ottenendo così i primi punti in stagione.

Hamilton e Rosberg duellano durante il GP della Malesia 2013

Dopo un ritiro in Cina, nel successivo Gp del Bahrain Rosberg conquista la sua seconda pole position in carriera, ma in gara la Mercedes non riesce a confermare la prestazione del sabato, a causa del caldo torrido che provoca un consumo anomalo dei pneumatici montati sulla W04 facendo scivolare il tedesco dalla prima alla nona posizione finale, scavalcato anche dal compagno di squadra Hamilton, giunto quinto al traguardo.
Il tedesco si riprende in Spagna dove ottiene nuovamente la pole position, concludendo la gara di Barcellona al sesto posto.

Nico Rosberg festeggia la sua vittoria nel GP di Monaco
Nel Gran Premio di Monaco Rosberg si presenta in forma ottimale dominando tutte le sessioni di prove (dove conquista la sua terza pole consecutiva davanti al compagno di squadra Hamilton) e vincendo autorevolmente la gara davanti ai due piloti Red Bull Sebastian Vettel e Mark Webber.
In Canada il tedesco non riesce ad ottenere il bis chiudendo al quinto posto. Grazie ad un'ottima gestione dei pneumatici Pirelli durante il Gran Premio di Gran Bretagna, Nico Rosberg conquista la sua seconda vittoria stagionale davanti a Mark Webber e Fernando Alonso. In Germania, complice una non entusiasmante qualifica (conclusa all'undicesimo posto), arriva un deludente nono posto finale dopo una gara anonima.
La striscia negativa prosegue in Ungheria dove, dopo essere stato nuovamente battuto in qualifica dal suo compagno di squadra Hamilton, è costretto al ritiro in gara a causa della rottura del propulsore Mercedes della sua vettura. Nel Gran Premio del Belgio Rosberg torna a punti grazie ad un buon quarto posto, inaugurando un ciclo di risultati utili consecutivi che si protrarrà fino al termine della stagione: sesto in Italia, quarto a Singapore, settimo in Corea e ottavo in Giappone. Dopo due ottime gare in India ed Abu Dhabi, terminate rispettivamente in seconda e in terza posizione, Rosberg conquista un nono posto negli USA e una quinta piazza nella gara finale in Brasile, ottenendo la sesta posizione del Mondiale Piloti con 171 punti, a sole 18 lunghezze dal compagno di squadra Hamilton.

Rosberg sul podio di Melbourne
Parte nel migliore dei modi il 2014 di Nico Rosberg, vincitore indiscusso del Gran Premio d'Australia grazie ad un incredibile spunto in partenza (che gli consente di passare dal 3° al 1° posto davanti a Daniel Ricciardo e Lewis Hamilton) e ad un altrettanto ottimo ritmo in gara, che lo allontana progressivamente da tutti i suoi diretti avversari fino alla bandiera a scacchi. La sua vittoria rappresenta il 100° successo del marchio Mercedes nella storia della F1 (considerando anche i trionfi come motorista Mclaren e Brawn GP) e gli permette inoltre di issarsi al primo posto del Mondiale Piloti in vista del secondo appuntamento stagionale in Malesia.
Complice la bontà della Power Unit turbo della Mercedes, Rosberg e Hamilton salgono stabilmente al vertice della Formula 1, spartendosi le vittorie e lasciando solo le briciole agli avversari, non dotati di un mezzo altrettanto competitivo.
Il pilota tedesco ha la meglio a Monaco, Austria e Germania, guadagnando la leadership della classifica grazie anche ai secondi posti in Gran Bretagna, Belgio e Italia. La battuta d'arresto a Singapore decretò il sorpasso di Hamilton, dominatore incontrastato dell'ultima parte di Campionato. Solo la vittoria in Brasile e la possibilità di raccogliere doppi punti nella trasferta finale di Abu Dhabi tengono accese le speranze di conquista del titolo di Rosberg, definitivamente spente da un problema tecnico nelle fasi iniziali dell'ultima gara.

Anche nella stagione successiva il dominio Mercedes non incontrò ostacoli, con Hamilton e Rosberg sempre stabilmente al vertice delle classifiche. Per Rosberg però non fu un'annata entusiasmante, complice la straripante fame di vittorie del compagno di squadra inglese. Il numero 6 ebbe la meglio in Spagna, Monaco e Austria, ma il calo di rendimento in Gran Bretagna, Ungheria, Belgio e Monza (con un ritiro, due podi e un ottavo posto) lo fa scivolare lontano dal rivale, definitivamente Campione con la vittoria sul circuito di Austin.
I tre trionfi consecutivi nelle ultime tre gare dell'anno gli consentirono comunque di conservare la seconda piazza nella classifica finale ai danni del connazionale Vettel (passato dalla Red Bull al team Ferrari) e furono il preludio della gloriosa annata 2016.


Il titolo e l'improvviso ritiro (2016)


Il 2016 di Rosberg iniziò infatti con ben quattro vittorie a Melbourne, Bahrein, Cina e Russia, dove conquistò il suo primo Grand Chelem (pole, vittoria, giro veloce e dal primo all'ultimo giro in testa) in carriera. Le trasferte in Spagna, Monaco e Canada non furono altrettanto felici, con un ritiro (causato da un contatto con Hamilton alla terza curva del tracciato di Barcellona) e due arrivi in zona punti a fronte di due vittorie per il rivale britannico.

Nico Rosberg festeggia la conquista del Campionato del Mondo ad Abu Dhabi



Il ritorno al successo sul circuito di Baku diede un pò di ossigeno a Rosberg, ma un nuovo contatto con il compagno-rivale in Austria lo fece scivolare al quarto posto, facendogli perdere parte dell'ampio margine costruito fino a quel momento in classifica. Nuove gare incolori a Budapest e in Germania relegarono Hamilton in testa al Mondiale, ma la tripletta di vittorie in Belgio, Italia e Singapore gli consentì di riprendere la leadership. Il ritiro del rivale inglese in Malesia e la nona affermazione stagionale in Giappone consolidarono la posizione di Rosberg, che negli appuntamenti finali si limitò a gestire il vantaggio accumulato conquistando una serie di secondi posti dietro allo stesso Hamilton. Nell'ultimo GP dell'anno ad Abu Dhabi Rosberg si presentò con 12 punti di vantaggio sul rivale britannico, margine che gli avrebbe consentito la conquista del titolo anche con il secondo posto in gara. Nonostante la furbesca tattica di Hamilton che, una volta agguantato il comando, cercò di rallentarlo per facilitare il sorpasso di Vettel e Verstappen, Rosberg resistette fino all'ultimo giro aggiudicandosi l'iride tanto agognato e eguagliando l'impresa del padre targata 1982 (seconda famiglia ad avere una coppia padre-figlio iridata insieme a Damon-Graham Hill).

A soli cinque giorni dalla conquista dell'iride, Nico annuncia via Facebook il suo definitivo ritiro dalla massima formula automobilistica, avendo ormai 'scalato la sua montagna' ed entrando nella ristrettissima cerchia di piloti che hanno abbandonato il Circus da numeri 1: in questo esclusivo club troviamo Mike Hawthorn (1958), Jackie Stewart (1973), Nigel Mansell (1992) e Alain Prost (1993).

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