giovedì 27 aprile 2017

Nico Hulkenberg - Storia

Nico Hülkenberg (Emmerich am Rhein, 19 agosto 1987) è un pilota automobilistico tedesco, attivo in Formula 1 dal 2010. Dopo un 2013 altalenante nel team Sauber F1, si è legato alla scuderia Sahara Force India per il 2014 al 2016, ottenendo buone prestazioni ma perdendo il confronto con il compagno di squadra Perez. Nel 2017 passa al team Renault, affiancando Jolyon Palmer.
Nel 2015 ha conquistato la 24 Ore di Le Mans al volante della Porsche 919 ufficiale.


Inizi


Hülkenberg cominciò a correre in kart nel 1997, a dieci anni. Nel 2002 vinse il titolo nazionale giovanile di karting tedesco, imponendosi nel campionato assoluto nella stagione successiva.
Nel 2005, dopo un'ulteriore stagione nel campionato tedesco di kart, Hülkenberg debuttò nella Formula BMW tedesca, vincendo il campionato già al primo tentativo. Nello stesso anno vinse anche la finale mondiale del campionato di Formula BMW, che raccoglie tutti i migliori piloti dei vari campionati nazionali, venendo però retrocesso in terza posizione per aver mantenuto un comportamento scorretto alle spalle della safety car.

Hulkenberg in F3
Nel 2006 Hülkenberg passò in Formula 3, vincendo una gara nel campionato tedesco. Successivamente gareggiò nella stagione 2006-2007 del campionato A1 Grand Prix nelle file del team tedesco; ottenne nove vittorie, portando la sua squadra alla vittoria finale nel campionato.
Nel 2007 passò al campionato europeo di Formula 3 con il team ASM, vincitore dei due campionati precedenti con Lewis Hamilton e Paul di Resta. Conquistò quattro vittorie (al Norisring, a Zandvoort, al Nürburgring e al Circuito Paul Armagnac, in Francia) e il terzo posto in campionato; partecipò anche alla corsa fuori campionato Masters di Formula 3, vincendola.

Hulkenberg in GP2
Nel 2008, in parallelo con questo incarico, Hülkenberg continuò a correre in F3 Euro Series, stavolta vincendo il campionato; prese parte anche al campionato di GP2 Asia Series, finendo sesto nonostante avesse partecipato solo a quattro gare sulle dodici totali.
Nel 2009 corse, sempre per il team ART, nel campionato GP2. Nel doppio appuntamento del Nürburgring conquistò la vittoria sia nella gara lunga che in quella sprint; altre vittorie arrivarono nella gara lunga dell'Ungheria e nella sprint di Valencia. Queste vittorie e diversi piazzamenti lo portarono alla vittoria del campionato, battendo il rivale Vitalij Petrov ed eguagliando Lewis Hamilton con la vittoria del titolo al primo anno in categoria.


Formula 1


Forte degli ottimi risultati nelle categorie giovanili, venne contattato dal team Williams per disputare un test con una vettura di Formula 1. Il giovane tedesco si dimostrò piuttosto veloce già al debutto, tanto che la storica scuderia inglese lo mise sotto contratto come collaudatore per il 2008, ruolo nel quale fu confermato anche per il 2009.



Williams (2010)


Hulkenberg con la Williams nel 2010
Dopo due stagioni come collaudatore, a inizio novembre 2009 la Williams lo promosse pilota titolare, ingaggiandolo al fianco dell'esperto Rubens Barrichello per la stagione 2010. La prima parte del Campionato non fu facile, anche a causa della scarsa competitività della vettura: nelle prime nove gare Hülkenberg conquistò solamente un punto nel Gran Premio della Malesia, nel quale era scattato dalla quinta posizione in griglia di partenza.
Nella seconda metà di stagione il pilota tedesco migliorò nettamente i propri risultati, anche grazie ai sensibili progressi compiuti dalla monoposto. Dopo un altro decimo posto nel Gran Premio di Gran Bretagna, in Ungheria Hülkenberg giunse sesto al traguardo, conquistando il suo miglior risultato della stagione. Il pilota tedesco terminò in zona punti anche a Monza, dove chiuse settimo, a Singapore e in Corea, dove conquistò due decimi posti.

Hulkenberg conquista la sua 1° pole in Brasile
Nel Gran Premio del Brasile, sfruttando le particolari condizioni meteo e la pista che andava rapidamente asciugandosi, il pilota tedesco conquistò la pole position, la prima per la Williams dal Gran Premio d'Europa 2005. In gara Hülkenberg fu rapidamente sopravanzato da diversi piloti che disponevano di vetture più competitive, dovendosi accontentare dell'ottavo posto finale. Il pilota tedesco chiuse la stagione in quattordicesima posizione, con 22 punti. Nonostante i buoni risultati ottenuti e le lodi dello stesso Frank Williams, la scuderia inglese non lo confermò per il 2011, preferendogli il venezuelano Pastor Maldonado, fortemente spinto dall'azienda petrolifera statale PDVSA.


Force India (2012)


Hulkenberg con la Force India
Rimasto senza un volante, nel 2011 il pilota tedesco venne ingaggiato dalla Force India come terzo pilota, disputando le prove del venerdì in diversi Gran Premi. Al termine della stagione Hülkenberg venne promosso pilota titolare per il 2012 al fianco di Paul Di Resta.
Dopo una prima parte di stagione non facile, con soli sette punti conquistati nelle prime sette gare contro i ventuno del compagno di squadra, nel Gran Premio d'Europa tagliò il traguardo in quinta posizione, dopo essere scattato dall'ottavo posto in griglia. Nel Gran Premio del Belgio Hülkenberg migliorò questo piazzamento, chiudendo al quarto posto dopo aver occupato anche la seconda posizione nelle prime fasi di gara. A Singapore, due gare dopo, il pilota tedesco fece segnare il giro più veloce per la prima volta in carriera, ma tagliò il traguardo solo in quattordicesima posizione. Nei sei Gran Premi rimanenti Hülkenberg arrivò sempre in zona punti, con l'eccezione del Gran Premio di Abu Dhabi, nel quale si ritirò poco dopo il via per un incidente.

L'incidente con Hamilton ad Interlagos
Nell'ultima gara stagionale, in Brasile, il pilota tedesco fu tra i pochi, insieme a Jenson Button, a non montare gomme da bagnato dopo un breve scroscio di pioggia nelle prime fasi di gara. Ciò gli permise di prendere la testa della corsa, dopo aver sopravanzato proprio il pilota inglese: tuttavia, l'ingresso della safety car annullò il suo vantaggio sul gruppo e un errore di guida gli costò la prima posizione a vantaggio di Lewis Hamilton. Nel tentativo di recuperare la testa della corsa Hülkenberg venne a contatto con Hamilton, venendo penalizzato e tagliando il traguardo in quinta posizione.
Accordatosi con la Sauber per la stagione 2013, il pilota tedesco chiuse il campionato in undicesima posizione, con 63 punti.


Sauber (2013)


Hulkenberg sulla C32 nel 2013
Il tedesco quindi passa dalla Force India alla Sauber, trovando come compagno di squadra il messicano Esteban Gutierrez, proveniente dalla GP2.
Parte male la stagione per Nico non riesce nemmeno a completare un giro del Gran Premio d'Australia a causa di un problema al serbatoio, anche se in Malesia arriva prontamente il riscatto con un buon ottavo posto.
In Cina si rende protagonista di un'ottima gara, riuscendo addirittura a rimanere in testa per un paio di giri, ma nella seconda fase del Gran Premio problemi alle gomme lo costringono a rallentare, facendolo scivolare in decima posizione. Le difficoltà per la Sauber continuano anche nel successivo appuntamento del Mondiale in Bahrain dove Hulkenberg chiude fuori dalla zona punti, alle spalle del venezuelano Maldonado. Non riesce a replicarsi nelle tre gare successive facendo parlare di sè solo in occasione del Gp di Spagna dove gli viene comminato uno stop&go di dieci secondi per aver tamponato la Toro Rosso di Jean-Eric Vergne uscendo dalla sua piazzola di sosta mentre il francese si accingeva a rientrare per il suo rifornimento.

Hulkenberg festeggia il terzo posto nelle qualifiche di Monza
Dopo alcune gare incolori chiuse al di fuori della top ten, Hulkenberg si rialza acciuffando due decimi posti consecutivi in Gran Bretagna e Germania. Il morale ritrovato non è però sufficiente alla scuderia elvetica per tornare nei team di centro-gruppo, e in Ungheria e in Belgio il pilota tedesco rimane nuovamente intrappolato nelle retrovie, lontano dalla zona punti.
Il ritorno ai vecchi pneumatici Pirelli rialza improvvisamente le quotazioni del pilota tedesco e del suo team, permettendo ad Hulkenberg di inserirsi nella lotta con i primi già dal Gran Premio successivo in Italia, dove conquista un prezioso quinto posto. Si conferma nei tre appuntamenti successivi, ottenendo un nono, un quarto ed un sesto posto sui tracciati di Singapore, Yeongam e Suzuka.
Dopo due colpi a vuoto in India ed Abu Dhabi, torna nella top ten nelle due gare finali degli USA e del Brasile, tagliando il traguardo in sesta e ottava posizione.
Questi risultati, seppur raggiunti nella seconda parte del Campionato, gli permettono di issarsi in decima posizione del Mondiale Piloti (miglior posizionamento in carriera per il tedesco) a quota 51 punti. Alla fine del 2013 decide di allontanarsi dal team Sauber, legandosi nuovamente al team Force India per l'anno venturo. L'accordo viene ufficializzato il 3 dicembre.


Ritorno nel team Force India (2014-2016)


Nico Hulkenberg al volante della VJM08 (2015)
L'ottimo finale di stagione 2013 si conferma nelle prime gare del 2014, dove il promettente pilota tedesco conquista una serie di ben dieci arrivi a punti consecutivi (tra cui spiccano quattro quinti posti) e un bilancio alla pari con il più quotato Sergio Perez, nuovo compagno di squadra.
La seconda parte dell'annata purtroppo non si rivela altrettanto ricca di soddisfazioni, con alcuni ritiri e un sesto posto ad Abu Dhabi come miglior risultato. Novantasei punti rappresentano il bottino finale del pilota tedesco, relegandolo al nono posto del Mondiale Piloti.

Il 2015 partì più in sordina, complici i problemi economici e i guai legali del Team Principal della scuderia indiana Vijay Mallya, che non permisero uno sviluppo ottimale della VJM08. A partire dal Gran Premio d'Austria però il team Force India seppe risalire la china, sviluppando una versione B della monoposto molto più efficiente del modello precedente. Hulkenberg beneficiò subito del cambiamento, conquistando un buon sesto posto sul Red Bull Ring e una serie di piazzamenti a punti che lo issarono al decimo posto della classifica finale a 20 lunghezze dal suo compagno di squadra Perez.


Il trionfo nella 24 Ore di Le Mans (2015)


Hulkenberg, Tandy e Bamber esultano per la vittoria a Le Mans

Contemporaneamente al suo impegno in Formula 1, Hulkenberg ha preso parte a due appuntamenti del Campionato Mondiale Endurance del 2015 al volante della Porsche 919, affiancato da Nick Tandy e Earl Bamber. Dopo un primo approccio positivo nella 6 Ore di Spa (secondo in qualifica, sesto in gara), il pilota tedesco conquistò il più importante successo della sua carriera motoristica trionfando, sempre con il team Porsche, nella celebre 24 Ore di Le Mans (spezzando un digiuno di vittorie della casa di Stoccarda che durava ormai da 15 anni).

L'anno successivo lo vede ancora sfortunato nei primi appuntamenti del Calendario, con un solo arrivo in top ten su cinque gare disputate, pur marcando il giro più veloce nel Gran Premio di Cina.
A partire dal Gran Premio di Monaco il trend cambiò radicalmente, con tre ritiri a fronte di ben 13 piazzamenti in zona punti che lo posero di nuovo al nono posto del Campionato Piloti con 72 punti. Ciò nonostante, la stagione 2016 resta una delle più deludenti per Nico Hulkenberg, perdente nel confronto diretto con Sergio Perez (due podi per il pilota messicano) e ormai messo all'angolo dalla scuderia indiana. Il 13 ottobre dello stesso anno il vincitore della 24 Ore di Le Mans 2015 annuncia dunque il suo passaggio al team Renault, raggiungendo il britannico Jolyon Palmer.

Renault (2017)


Il primo approccio con la nuova squadra non cambiò il vento sfortunato che circonda la carriera del pilota tedesco, velocissimo in qualifica ma poco efficace in gara. Nei primi appuntamenti del calendario Hulkenberg non riesce a portare a frutto le sue grandi prestazioni sul giro secco, raccogliendo come unica soddisfazione un modesto nono posto nel Gran Premio del Bahrain.

Nico Hulkenberg durante il GP d'Australia 2017


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