
Il circuito di Detroit è un tracciato automobilistico ricavato dalle strade che circondano il fiume dell'omonima città nelle vicinanze del
Renaissance Center. Nel corso della sua storia ha ospitato le ultime tre edizioni del
Gran Premio degli USA-Est tra il 1982 e il 1984, guadagnandosi il titolo di sede del Gran Premio degli Stati Uniti nei quattro anni successivi. Creato per migliorare l'immagine internazionale della città di Detroit, è stata teatro di una delle più grandi rimonte della storia di questo sport grazie all'impresa compiuta da
John Watson nel 1982: il pilota britannico del team Mclaren rimontò dal 17° al 1° posto. L'anno successivo fu l'italiano
Michele Alboreto ad aggiudicarsi la vittoria, sfruttando al meglio l'adattabilità della sua Tyrrell 'aspirata' su un tracciato così tortuoso.
Nei suoi anni di impegno in F1, la gara di Detroit si è distinta per l'elevato numero di incidenti che ha condizionato l'ordine d'arrivo di ogni sua edizione. Il triste record per il maggior numero di ritiri si è registrato nel 1984, quando
Nelson Piquet conquistò il suo secondo successo consecutivo in una gara in cui solo 6 piloti riuscirono a tagliare il traguardo. In occasione di questo Gran Premio emerse il controverso sistema per rientrare nei limiti di peso escogitato dalla Tyrrell: la scuderia inglese, usando l'escamotage di un rabbocco del serbatoio dell'acqua, inserì alcune palline di piombo per alzare il peso della vettura al termine della gara. Il regolamento dell'epoca non consentiva questo tipo di operazione e per questo motivo tutti i risultati conquistati dal team del '
Boscaiolo'
Ken Tyrrell vennero annullati.
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Ayrton Senna esulta per il successo nell'edizione 1986 |
L'abbandono di Dallas fece sì che l'evento di Detroit diventasse la sede unica del Gran Premio degli Stati Uniti a partire dalla stagione successiva. L'edizione 1985 fu trionfalmente vinta dalla Williams-Honda del finlandese Keke Rosberg. Nei tre anni successivi fu la stella di
Ayrton Senna ad emergere, grazie a ben tre vittorie consecutive conquistate al volante di Lotus (1986 e 1987) e Mclaren (1988), coronate dal conseguimento di tre pole position nel 1985, 1986 e 1988. Nonostante il consenso di alcuni piloti di spicco della Formula 1 degli anni '80 come Nelson Piquet ed Alain Prost, il circuito di Detroit fu rimosso dal Calendario 1989 in favore del tracciato cittadino di Phoenix a causa del mancato rispetto degli standard di sicurezza imposti dalla
FISA.
Detroit si riscattò comunque con l'approdo nelle categorie americane
CART (dal 1989 al 2001) e
Indycar Series (dal 2007 ad oggi).
Descrizione Circuito
Detroit, 1986 - Ayrton Senna vs Nigel Mansell

Il tracciato usato dalla Formula 1 era lungo 4.012 metri e, come la maggior parte dei circuiti cittadini, particolarmente tortuoso e con una sede stradale piuttosto stretta, delimitata da muretti realizzati con blocchi di cemento e guard-rail. Costuito da ben 18 curve, partiva con un breve rettilineo seguito da una svolta sulla sinistra che immetteva sulla
Altwater Street in direzione
St. Antoine Street. Una doppia curva ad angolo retto conduceva poi verso la
Woodbridge Street, seguita dai tornanti
Congress e dalla chicane
Beaubien. Un nuovo rettilineo (
Larned Street), portava il gruppo verso il
Larned Tunnel e la
Woodward Avenue, seguiti da una serie di curve medio-lente che immettevano i piloti verso il rettilineo caratterizzato dal tunnel
Goodyear. La
Ford Conner rappresentava l'ultimo ostacolo da affrontare in previsione della curva 18 e del traguardo.
Albo d'oro (Come Gran Premio degli USA-West):
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Alboreto si aggiudica l'edizione 1983 |
1982 -
John Watson (Mclaren)
1983 -
Michele Alboreto (Tyrrell)
1984 -
Nelson Piquet (
Brabham)
Albo d'oro (Come Gran Premio degli USA):
1985 - Keke Rosberg (Williams)
1986 -
Ayrton Senna (Lotus)
1987 -
Ayrton Senna (Lotus)
1988 -
Ayrton Senna (Mclaren)
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