giovedì 16 marzo 2017

F1 Amarcord: L'ultimo ruggito del 'Leone' - GP Australia 1994

Per la Rubrica 'F1 Amarcord' rivediamo l'edizione del Gran Premio d'Australia 1994 che ha visto l'ultima vittoria in carriera del 'Leone d'Inghilterra' Nigel Mansell sulla Williams e il primo trionfo iridato di Michael Schumacher, complice anche una discussa collisione con il suo rivale di quell'anno Damon Hill.


Il Gran Premio d'Australia, disputato il 13 Novembre sul circuito di Adelaide è stato il sedicesimo e ultimo appuntamento del Mondiale di Formula 1 1994. La gara australiana è stata l'ultima ad aver registrato la presenza del celebre marchio Lotus, destinato a tornare in F1 nel 2011 prendendo il posto della Renault.


Aspetti Sportivi


Michele Alboreto sulla Minardi
La Sauber annunciò nel weekend australiano l'accordo con la Ford per la fornitura di motori nel 1995, avendo perso i propulsori Mercedes-Benz decisi a tornare al vertice con la Mclaren.
Per l'ultima gara della stagione, Jean-Denis Deletraz sostituì Erik Comas sulla Larrousse mentre l'italiano Schiattarella tornò alla Simtek dopo essere stato sostituito nel precedente Gran Premio del Giappone da Taki Inoue.
Il Gran Premio d'Australia rappresentò l'ultimo in carriera per i piloti Christian Fittipaldi (emigrato nella categoria americana CART), Hikedi Noda, per il francese Franck Lagorce (che sostituì in questa gara Eric Bernard al volante della Ligier , per il finlandese JJ Letho, per Paul Belmondo e soprattutto per l'italiano vice Campione del Mondiale 1985 al volante della Ferrari Michele Alboreto (ancora oggi ultimo pilota italiano ad aver vinto un Gran Premio con la Rossa di Maranello) che salutò la compagnia dopo aver trascorso la sua ultima annata sulla piccola Minardi, raccogliendo un prestigioso sesto posto nel Gp di Monaco.

Entrambi i campionati erano ancora aperti con il tedesco della Benetton Schumacher che conduceva la classifica con un punto di vantaggio sul rivale della Williams Damon Hill, fresco vincitore dell'ultima gara di Suzuka. Situazione invertita nel Mondiale Costruttori con la Williams in vantaggio sulla Benetton di 5 lunghezze.


Classifica Piloti

Michael Schumacher comanda la classifica
1 – Michael Schumacher: 92 Punti
2 – Damon Hill: 91 Punti
3 – Gerhard Berger: 35 Punti
4 – Mika Hakkinen: 26 Punti
5 – Jean Alesi: 23 Punti

Classifica Costruttori

1 – Williams: 108 Punti
2 – Benetton: 103 Punti
3 – Ferrari: 64 Punti
4 – Mclaren: 38 Punti
5 – Jordan: 25 Punti


Qualifiche


Le qualifiche videro il ritorno di Mansell in pole position, davanti ai due rivali per il Mondiale Schumacher e Hill e al finlandese della McLaren Mika Hakkinen  Ottima prova per la Jordan con Barrichello e Irvine al quinto e al sesto posto, mentre le Ferrari non decollano con Alesi e Berger rispettivamente all'ottavo e undicesimo posto. Non si qualificano le due Pacific di Belmondo e del belga Gachot.


Griglia di Partenza:


Mansell in Pole
1. Nigel Mansell (Williams-Renault) 1:16.179
2. Michael Schumacher (Benetton-Ford) 1:16.197 +0.018
3. Damon Hill (Williams-Renault) 1:16.830 +0.651
4. Mika Hakkinen (McLaren-Peugeot) 1:16.992 +0.813
5. Rubens Barrichello (Jordan-Hart) 1:17.537 +1.358
6. Eddie Irvine (Jordan-Hart) 1:17.667 +1.488
7. Johnny Herbert (Benetton-Ford) 1:17.727 +1.548
8. Jean Alesi (Ferrari) 1:17.801 +1.622
9. Martin Brundle (McLaren-Peugeot) 1:17.950 +1.771
10. Heinz-Harald Frentzen (Sauber-Mercedes) 1:17.962 +1.783
11. Gerhard Berger (Ferrari) 1:18.070 +1.891
12. Olivier Panis (Ligier-Renault) 1:18.072 +1.893
13. Mark Blundell (Tyrrell-Yamaha) 1:18.237 +2.058
14. Alessandro Zanardi (Lotus-Mugen-Honda) 1:18.331 +2.152
15. Ukyo Katayama (Tyrrell-Yamaha) 1:18.411 +2.232
16. Michele Alboreto (Minardi-Ford) 1:18.755 +2.576
17. Jyrki Järvilehto (Sauber-Mercedes) 1:18.806 +2.627
18. Pierluigi Martini (Minardi-Ford) 1:18.957 +2.778
19. Christian Fittipaldi (Footwork-Ford) 1:19.061 +2.882
20. Franck Lagorce (Ligier-Renault) 1:19.153 +2.974
21. Gianni Morbidelli (Footwork-Ford) 1:19.610 +3.431
22. Mika Salo (Lotus-Mugen-Honda) 1:19.844 +3.665
23. Hideki Noda (Larrousse-Ford) 1:20.145 +3.966
24. David Brabham (Simtek-Ford) 1:20.442 +4.263
25. Jean-Denis Deletraz (Larrousse-Ford) 1:22.422 +6.243
26. Domenico Schiattarella (Simtek-Ford) 1:22.529 +6.350
DNQ Paul Belmondo (Pacific-Ilmor) 1:24.087 +7.908
DNQ Bertrand Gachot (Pacific-Ilmor) 7:40.317 +6:42.138


Gara


Partenza: Schumacher e Hill sopravanzano il poleman Mansell
Partì male il poleman Mansell che lasciò strada a Schumacher, Hill, Hakkinen e al sorprendente Irvine che si liberò in un colpo solo del compagno di squadra Barrichello e dello stesso inglese della Williams.
Il duo di testa prese subito il largo girando con un ritmo di un secondo più veloce rispetto agli altri avversari aprendo la strada ad un duello a suon di giri veloci.
Mansell al 10° giro superò Irvine portandosi in quarta posizione, liberandosi poco dopo del finlandese Hakkinen mentre nel corso del 16° giro l'irlandese della Jordan salutò la compagnia impattando contro le barriere. Nella prima serie di soste nessun cambiamento al vertice della classifica, mentre al centro del gruppo le due Ferrari di Berger e Alesi si scatenarono sbarazzandosi di Barrichello e Hakkinen e arrivando ad occupare rispettivamente la quarta e la quinta posizione.

35° Giro: Schumacher tampona Hill
Il colpo di scena arrivò nel corso del 35° giro con Schumacher che finì lungo nella curva East Terrance, sfiorando le barriere e tornando in pista, mentre il rivale Hill si preparò ad attaccarlo nella curva successiva. Schumacher strinse alla corda l'inglese e il contatto fu inevitabile con il tedesco della Benetton che rischiò il capottamento rimanendo su due ruote prima di finire contro il muro, mentre Hill riuscì a proseguire dovendo però riparare ai box a causa del danneggiamento del braccio del quadrilatero anteriore sinistro della sua sospensione.
I meccanici provarono anche con le mani a raddrizzare il braccio ma ogni sforzo fu vano e il britannico fu costretto al ritiro consegnando la testa della corsa al compagno di squadra Mansell ma soprattutto il titolo al tedesco Schumacher, che grazie all'abbandono del suo avversario si trovò per la prima volta in carriera sul tetto del Mondo.

Alesi a caccia di Mansell
Il doppio ritiro di Hill e Schumacher lasciò a Mansell il comando della gara, seguito dagli arrembanti Alesi e Berger, con il francese della Ferrari che perse poi un giro nel secondo turno dei pit stop a causa di un problema nel fissaggio di un pneumatico mentre stava per lasciare la sua piazzola di sosta.
Largo quindi al duello Mansell-Berger per la prima posizione, mentre Hakkinen al 77° giro si ritirò a causa di un problema ai freni, cedendo il terzo posto al compagno di squadra Martin Brundle davanti al brasiliano Rubens Barrichello.
Negli ultimi tre giri non successe più nulla e il 'Leone d'Inghilterra' guadagnò il suo 31° (e ultimo) successo in Formula 1 davanti all'austriaco Berger sulla Ferrari e al britannico Brundle. A chiudere la zona punti Barrichello, Panis autore di una buona gara sulla Ligier e il francese Jean Alesi, che nonostante il problema nella sosta riuscì a racimolare un punto.


Ordine d'arrivo


Mansell e Berger festeggiano sul podio
1. Nigel Mansell (Williams-Renault) 1:47:51.480
2. Gerhard Berger (Ferrari) +2,511
3. Martin Brundle (McLaren-Peugeot) +52,487
4. Rubens Barrichello (Jordan-Hart) +1:10.530
5. Olivier Panis (Ligier-Renault) +1 Giro
6. Jean Alesi (Ferrari) +1 Giro
7. Heinz-Harald Frentzen (Sauber-Mercedes) +1 Giro
8. Christian Fittipaldi (Footwork-Ford) +1 Giro
9. Pierluigi Martini (Minardi-Ford) +2 Giri
10. Jyrki Järvilehto (Sauber-Mercedes) +2 Giri
11. Franck Lagorce (Ligier-Renault) +2 Giri
12. Mika Hakkinen (McLaren-Peugeot) +4 Giri (Freni)

Ritirati:

Michele Alboreto (Minardi-Ford) 69° Giro (Sospensioni)
Mark Blundell (Tyrrell-Yamaha) 66° Giro (Incidente)
Jean-Denis Deletraz (Larrousse-Ford) 56° Giro (Cambio)
Mika Salo (Lotus-Mugen-Honda) 49° Giro (Problema elettrico)
David Brabham (Simtek-Ford) 49° Giro (Motore)
Zanardi sulla Lotus
Alessandro Zanardi (Lotus-Mugen-Honda) 40° Giro (Acceleratore)
Damon Hill (Williams-Renault) 35° Giro (Collisione)
Michael Schumacher (Benetton-Ford) 35° Giro (Collisione)
Domenico Schiattarella (Simtek-Ford) 21° Giro (Cambio)
Ukyo Katayama (Tyrrell-Yamaha) 19° Giro (Testacoda)
Hideki Noda (Larrousse-Ford) 18° Giro (Perdita olio)
Gianni Morbidelli (Footwork-Ford) 17° Giro (Perdita olio)
Eddie Irvine (Jordan-Hart) 15° Giro (Testacoda)
Johnny Herbert (Benetton-Ford) 13° Giro (Cambio)


Polemiche del dopo gara


Il tamponamento di Schumacher e Hill 
L'incidente tra Michael Schumacher e Damon Hill causò una serie innumerevole di polemiche, continuate negli anni anche a causa del successivo contatto del Campione tedesco con Jacques Villeneuve nel Gran Premio d'Europa 1997. L'esito della battaglia con il pilota franco-canadese ebbe però un epilogo amaro per Schumacher, estromesso dalla classifica finale per aver volontariamente scatenato l'incidente. 
Sebbene Hill non fece alcun reclamo contro la manovra del Kaiser, furono molti i giornalisti che si schierarono dalla parte dell'inglese a cominciare dal direttore tecnico della Williams di quegli anni Patrick Head che ammise: “Per noi Schumacher era colpevole al 100%, ma non procedemmo ad azioni legali perchè ancora alle prese con la morte di Ayrton Senna.” Come Head, anche il pubblico britannico si schierò in favore del pilota connazionale, e in occasione di una ricerca della BBC su quale sia stato 'il momento più antisportivo della F1' votarono in maggioranza l'incidente di Adelaide.


Classifiche Post-Gran Premio


Schumacher sul tetto del mondo
Polemiche a parte, la classifica si concluse quindi con la vittoria di Michael Schumacher che per un solo punto riuscì ad aggiudicarsi il suo primo Mondiale in una stagione tragica che vide la morte di Ayrton Senna e di Roland Ratzenberger e in cui venne bersagliato dalla FIA che lo squalificò in due occasioni (nei Gp di Gran Bretagna per non essersi fermato per uno Stop&Go e in Belgio per l'eccessivo consumo del fondo piatto) e lo costrinse a saltarne altri due in Italia e Portogallo, consentendo a Damon Hill di riportarsi sotto al tedesco non riuscendo però a superarlo.
La Williams riuscì comunque a consolarsi con la conquista del titolo costruttori grazie soprattutto alle prestazioni di Coulthard e Mansell che a dispetto dei compagni di squadra di Schumacher colsero più punti permettendo alla scuderia inglese di sopravanzare la Benetton di ben 15 punti.
La Ferrari salvò la stagione con il terzo posto in entrambe le classifiche, mentre la Jordan sorprese tutti cogliendo un prestigioso quinto posto con 28 punti.

Classifica Piloti

1 – Michael Schumacher: 92 Punti
2 – Damon Hill: 91 Punti
3 – Gerhard Berger: 41 Punti
4 – Mika Hakkinen: 26 Punti
5 – Jean Alesi: 24 Punti

Classifica Costruttori

1 – Williams: 118 Punti
2 – Benetton: 103 Punti
3 – Ferrari: 71 Punti
4 – McLaren: 42 Punti
5 – Jordan: 28 Punti

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