martedì 2 maggio 2017

Resoconto GP Germania 2013: Vettel profeta in patria

Il Gran Premio di Germania è stato il nono appuntamento del Mondiale di Formula 1 2013, disputato il 7 luglio sul circuito del Nurburgring. La gara è stata vinta da Sebastian Vettel (al suo primo successo in patria) su Red Bull, davanti a Kimi Raikkonen e Romain Grosjean su Lotus.



Aspetti Tecnici



Williams festeggia la sua 600° presenza in F1
Le quattro esplosioni al pneumatico posteriore sinistro riscontrate sulle vetture di Lewis Hamilton, Felipe Massa, Jean Eric Vergne e Sergio Perez durante la precedente gara sul circuito di Silverstone, hanno costretto la Pirelli a rivedere le proprie gomme, utilizzando un composto ricavato in parte dai pneumatici del 2012. La FIA ha imposto alle scuderie di seguire le indicazioni fornite dalla casa italiana sulle pressioni della gomma e sull'angolo di camber, vietando inoltre la possibilità di scambiare i pneumatici posteriori per aumentarne la durata. Emanuele Pirro, ex pilota di Benetton e Scuderia Italia, è stato indicato come commissario di gara per questo Gran Premio.
Il glorioso team inglese Williams  vincitore di ben 16 Campionati del Mondo a cavallo tra gli anni '80 e '90, festeggia la sua 600° presenza in un Gran Premio di Formula 1.
Nel Campionato Piloti Fernando Alonso e Kimi Raikkonen, approfittando del ritiro di Sebastian Vettel nel GP di Gran Bretagna, hanno accorciato le distanze in classifica, portandosi rispettivamente a 21 e 34 punti di  differenza dal pilota del team Red Bull. Nel Mondiale Costruttori la Red Bull ha continuato la sua marcia solitaria, allungando sulla Ferrari, scavalcata a sua volta dal team Mercedes grazie al primo e al quarto posto ottenuto da Rosberg e Hamilton nella gara di Silverstone.

Classifica Piloti:


Vettel ancora in testa alla classifica
1 - Sebastian Vettel: 132
2 - Fernando Alonso: 111
3 - Kimi Raikkonen: 98
4 - Lewis Hamilton: 89
5 - Mark Webber: 87
6 - Nico Rosberg: 82


Classifica Costruttori:

1 - Red Bull Racing: 219
2 - Mercedes AMG F1: 171
3 - Ferrari: 168
4 - Lotus F1: 124
5 - Sahara Force India: 59
6 - Mclaren: 37



Prove Libere



Hamilton in testa nella FP1
Nella prima sessione Lewis Hamilton conferma la competitività della Mercedes, guadagnando la prima posizione davanti al suo compagno di squadra Rosberg e al pilota Red Bull Mark Webber, distanziando quest'ultimo di oltre un secondo. Fernando Alonso, afflitto da problemi alla centralina della sua F138, non disputa la maggior parte della prova, limitandosi a qualche giro di installazione.

Risultati:
1. Lewis Hamilton (Mercedes): 1'31''754
2. Nico Rosberg (Mercedes): 1'31''973 +0.219
3. Mark Webber (Red Bull): 1'32''789 +1.035


Nella seconda sessione si impone Sebastian Vettel staccando di due decimi Nico Rosberg e Mark Webber. Si riprendono le Ferrari di Alonso e Massa, entrambe nella top ten.

Risultati:
1. Sebastian Vettel (Red Bull): 1'30''416
2. Nico Rosberg (Mercedes): 1'30''651  +0.235
3. Mark Webber (Red Bull): 1'30''683 +0.267


Vettel ottiene il bis nella terza sessione di prove libere, fermando il cronometro con un tempo nettamente inferiore a quello di Rosberg e Webber, staccati di oltre sei decimi.

Risultati:
1. Sebastian Vettel (Red Bull): 1:29.517
2. Nico Rosberg (Mercedes): 1:30.193 +0.676
3. Mark Webber (Red Bull): 1:30.211 +0.694


Qualifiche



Hamilton festeggia la sua 2° pole consecutiva
Lewis Hamilton conquista per la seconda volta consecutiva la pole position (la 29° in carriera, eguagliando il record di Juan Manuel Fangio) grazie a un tempo strepitoso che beffa l'idolo di casa Sebastian Vettel, costretto ad accontentarsi della seconda piazza davanti a Webber, Raikkonen e Grosjean. Le Ferrari
scelgono una strategia più conservativa, utilizzando le gomme medie in Q3 e accontentandosi del settimo e dell'ottavo posto con Massa e Alonso, senza lottare per la pole. Jenson Button e Nico Hulkenberg decidono di non girare nell'ultima sessione di qualifiche, potendo così rinviare al giorno della gara la scelta del primo treno di gomme da montare sulle rispettive vetture. Ne approfitta Daniel Ricciardo, abile nell'inserirsi alle spalle delle Lotus con la sua Toro Rosso. A sorpresa Nico Rosberg viene eliminato in Q2 per una valutazione errata dei propri ingegneri di pista, che avevano considerato il suo tempo sufficiente per accedere alla Q3. Male le Force India, entrambe fuori dalla top ten, e le Williams, rispettivamente 17° e 18° con Bottas e Maldonado. Charles Pic, autore del 19° tempo, viene retrocesso di 5 posizioni per aver sostituito il cambio della sua Caterham.

Risultati:

1. Lewis Hamilton (Mercedes): 1:29.398
2. Sebastian Vettel (Red Bull): 1:29.501
3. Mark Webber (Red Bull): 1:29.608
4. Kimi Raikkonen (Lotus): 1:29.892
5. Romain Grosjean (Lotus): 1:29.959
6. Daniel Ricciardo (Toro Rosso): 1:30.528
7. Felipe Massa (Ferrari): 1:31.126
8. Fernando Alonso (Ferrari): 1:31.209
9. Jenson Button (McLaren): Nessun Tempo 
10. Nico Hulkenberg (Sauber): Nessun Tempo 

Eliminati in Q2:
11. Nico Rosberg (Mercedes): 1:30.326
12. Paul di Resta (Force India): 1:30.697
13. Sergio Perez (McLaren): 1:30.933
14. Esteban Gutierrez (Sauber): 1:31.010
15. Adrian Sutil (Force India): 1:31.010
16. Jean Eric Vergne (Toro Rosso): 1:31.104

Eliminati in Q1:
17. Valtteri Bottas (Williams): 1:31.693
18. Pastor Maldonado (Williams): 1:31.707
19. Jules Bianchi (Marussia): 1:33.063
20. Giedo van der Garde (Caterham): 1:33.734
21. Max Chilton (Marussia): 1:34.098
22. Charles Pic (Caterham): 1:32.937 (19° tempo, retrocesso di cinque posizioni per aver sostituito il cambio)



GARA


Con una grande partenza il duo Red Bull si sbarazza del poleman Hamilton installandosi in prima e seconda posizione, mentre Felipe Massa si libera subito di Daniel Ricciardo guadagnando il sesto posto. Fernando Alonso sceglie la strada della prudenza rimanendo ottavo senza correre rischi.


Partenza: Vettel e Webber scavalcano Hamilton

Sebastian Vettel, approfitta della pista libera cercando subito di imporre un ritmo veloce allungando sul compagno di squadra Webber, mentre al centro del gruppo Perez attacca Button, sfruttando al meglio le sue gomme morbide per ottenere la nona posizione.
Al quarto giro si ritira Felipe Massa, finito in testacoda sul rettilineo d'arrivo dopo aver perso il controllo della sua Ferrari. Inutili i tentativi di riavviare il motore per il brasiliano, costretto a lasciare la sua vettura in una via di fuga.


4° Giro: Massa si ritira dopo essere finito in testacoda

All'ottavo giro l'australiano Mark Webber, rientrato ai box, riparte quando i meccanici non hanno ancora ultimato la sua sosta, perdendo immediatamente la gomma posteriore sinistra che va ad impattare contro un cameraman della FOM.


8° Giro: La gomma di Webber rimbalza nella pitlane

Alonso anticipa la sua sosta al 13° giro, scivolando al nono posto montando nuovamente gomme medie. Salgono in cattedra le Lotus, incredibilmente efficaci con il caldo presente sulla pista del Nurburgring. Grosjean e Raikkonen riescono a guadagnare terreno su Sebastian Vettel, mettendo pressione al tedesco del team Red Bull.



La vettura di Bianchi invade la pista
Hamilton, in difficoltà con le gomme, cerca di trattenere Fernando Alonso, mentre Jules Bianchi è costretto al ritiro per l'esplosione del motore Cosworth della sua Marussia. La sua monoposto, data la natura collinare del tracciato e l'impossibilità di inserire la marcia, vaga pericolosamente in pista, rischiando di causare un incidente. Immediato l'ingresso della Safety Car con i piloti di testa che ne approfittano per effettuare la loro seconda sosta nel corso del 25° passaggio. Jean Eric Vergne, afflitto da problemi elettronici sulla sua Toro Rosso, è costretto a salutare la compagnia, ritirandosi.
Le Lotus continuano il loro pressing asfissiante ai danni di Vettel, con Grosjean costantemente al di sotto dei due secondi di distanza. Il duo di testa si ferma ai box quasi in contemporanea, mentre Raikkonen e Alonso optano per rimanere in pista più a lungo, rimandando la loro sosta.
A dieci giri dal termine, il finlandese della Lotus e lo spagnolo della Ferrari effettuano il loro cambio gomme, montando coperture morbide nel tentativo di recuperare il maggior numero di posizioni possibili.


Vettel e Raikkonen festeggiano sul podio
Immediatamente i due impostano un ritmo serrato accorciando le distanze da Vettel e Grosjean. Il francese lascia spazio al suo compagno di squadra, che con strada libera e gomme fresche guadagna mezzo secondo al giro sul pilota del team Red Bull, mentre Alonso stabilisce il giro più veloce della gara.


Sebastian Vettel non commette errori, andando a vincere il Gran Premio di Germania (quarta affermazione stagionale) davanti a Kimi Raikkonen e Romain Grosjean. Fernando Alonso si accontenta del quarto posto, precedendo Hamilton, Button e Webber, abile nel recuperare tante posizioni dopo il problema ai box che lo aveva fatto sprofondare all'ultimo posto della classifica. Chiudono la zona punti Perez, Rosberg e Hulkenberg.



Post-Gara




Paul Allen soccorso dai medici
I team Sahara Force India e Infiniti Red Bull Racing vengono multati rispettivamente di 5.000 e 30.000 dollari per condotta non sicura all'interno della pitlane. Paul Allen, questo il nome dell'operatore tv colpito dalla ruota della vettura di Mark Webber, se l'è cavata con una clavicola fratturata e alcune costole rotte. Per evitare il ripetersi di incidenti simili, Bernie Ecclestone ha deciso che a partire dal Gran Premio d'Ungheria tutti i cameraman potranno riprendere solo dal muretto box, vietando loro la possibilità di filmare dalle piazzole di sosta delle varie scuderie.

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