giovedì 16 marzo 2017

Resoconto GP Malesia 1999 - Il ritorno del Kaiser

Mika Salo, sostituto di M.Schumacher in Ferrari
Il Gran Premio della Malesia fu introdotto nel Campionato Mondiale di Formula 1 1999 come penultima tappa della stagione. I contendenti al titolo quell'anno erano il ferrarista Eddie Irvine e il finlandese volante della Mclaren Mika Hakkinen. La Ferrari veniva da una stagione difficile, a causa di un bruttissimo incidente avvenuto durante la gara di Silverstone in cui il suo pilota numero uno, Michael Schumacher, si infortunò gravemente dovendo quindi saltare una buona parte dell'annata.
La scuderia del cavallino rampante però riuscì grazie al nord-irlandese arrivato nel 1996 dalla Jordan a continuare a lottare per il mondiale, complici anche degli errori di Hakkinen durante alcuni gran premi precedenti come quello d'Italia a Monza, in cui sbagliando l'inserimento di una marcia in pieno rettilineo andò in testacoda e si ritirò mentre era in testa, perdendo 10 punti preziosi.
Al posto del tedesco Schumacher, Montezemolo scelse Mika Salo, che si comportò molto bene, arrivando due volte sul podio e aiutando Irvine a vincere nel Gran Premio della Germania, coprendolo da buon scudiero, e impedendo alle Mclaren di rimontare.
Si arrivò quindi nella pista di Kuala Lumpur con una situazione di classifica ancora aperta in entrambi i mondiali con Hakkinen primo con due punti di vantaggio sul ferrarista.
In questo gran premio la Ferrari tirò fuori il suo asso nella manica: Michael Schumacher, pronto al rientro in pista dopo molte settimane di stop.
Il tedesco già nelle qualifiche dimostrò subito di essere tornato in forma, aggiudicandosi la Pole position con il tempo di 1'39''688, mettendosi alle spalle tutti gli altri concorrenti di oltre un secondo. Nonostante l'incredibile passo mostrato nelle prove, il Kaiser non esitò a dichiarare: "Se dovesse servire, lascerò passare Irvine!"


Gara


Irvine, Schumacher e Hakkinen sul podio
E così farà poi in gara, facendosi superare da Irvine al quarto giro e scortandolo per il proseguimento della gara. La situazione vide nei primi giri Irvine primo, seguito da Schumacher, Coulthard, Hakkinen, Barrichello e Herbert. Lo scozzese della Mclaren riuscì presto a liberarsi di Schumacher, salvo poi ritirarsi per un problema tecnico nel corso del 14° giro. La situazione rimase quindi invariata fino alla prima serie di pit stop.
Barrichello, Hakkinen e Irvine si fermarono a cavallo tra il 19° e il 25° passaggio, confermando la tattica delle due soste, mentre Schumacher e Herbert entrarono in pit nel corso del 28° giro, giocandosi la carta dell'unico pit stop.
Dopo la prima serie di pit stop Irvine mantenne la leadership davanti a Schumacher, Hakkinen, Barrichello e Herbert. Al 41° passaggio il nordirlandese si fermò nuovamente, tornando in pista dietro al rivale finlandese in attesa del suo ultimo rifornimento. Puntualmente Hakkinen rientrò nella pitlane sei giri più tardi, restituendo il comando della corsa alle due Ferrari di Irvine e Schumacher. Irvine potè quindi festeggiare la sua quarta vittoria stagionale (dopo gli acuti in Australia, Austria e Germania), scalzando il finlandese dalla vetta della classifica ad una sola gara dal termine del Campionato.


Ordine d'arrivo:

1 - Eddie Irvine (Ferrari)
2 - Michael Schumacher (Ferrari)
3 - Mika Hakkinen (Mclaren-Mercedes)
4 - Johnny Herbert (Steward-Ford)
5 - Rubens Barrichello (Steward-Ford)
6 - Heinz-Harald Frentzen (Jordan Mugen-Honda)



Post-Gara

Schumacher e Irvine esultano dopo la doppietta a Sepang
Dopo le verifiche tecniche di fine Gran Premio le due ferrari furono squalificate per un'irregolarità nelle dimensioni dei deviatori di flusso. Hakkinen quindi si trova campione del mondo, grazie a questa squalifica infatti diventa lui il vincitore del gp malese, e con i 10 punti si installa a 72 contro i 60 del rivale in classifica, cui non basterebbe l'ultima gara per riuscire a rimontare lo svantaggio accumulato.
La Mclaren conquisterebbe anche il titolo costruttori portandosi a 120 punti contro i 102 della Ferrari, e con un massimale disponibile di soli 16 punti per le scuderie.
La scuderia del cavallino rampante però fece appello contro la squalifica: la settimana successiva la FIA si riunisce e accoglie il ricorso restituendo le posizioni ai piloti e soprattutto i punti incamerati nel Gran Premio.


Classifica piloti:

1 - Eddie Irvine (Ferrari): 70 punti
2 - Mika Hakkinen (Mclaren-Mercedes): 66 punti
3 - Heinz-Harald Frentzen (Jordan-Mugen Honda): 51 punti
4 - David Coulthard (Mclaren-Mercedes): 48 punti
5 - Michael Schumacher (Ferrari): 38 punti
6 - Ralf Schumacher (Williams-Supertec): 33 punti


Classifica costruttori:

1 - Ferrari: 118 punti
2 - Mclaren-Mercedes: 114 punti
3 - Jordan Mugen-Honda: 58 punti
4 - Stewart-Ford: 35 punti
5 - Williams-Supertec: 33 punti
6 - Benetton-Playlife: 16 punti

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